La Terra è una piccola città con molti Quartieri in un grande Universo.

Cornigliano, adorabile decaduto

Antonio Di Lorenzi

Beh…che c’è di strano?

Trovate forse insolito che un quartiere improvvisamente parli di se e si metta addirittura a scrivere le sue memorie? Personalmente non lo trovo poi così strano, piuttosto mi chiedo come abbia fatto a starmene in silenzio fino ad ora.

Sono un quartiere di Genova, un quartiere incastonato sulla costa di Ponente, talmente incastonato da passare spesso e volentieri inosservato o se vogliamo, volutamente ignorato. Lo ammetto, oggi sono davvero impresentabile, da molte decine di anni non ho più curato il mio aspetto e mi sono lasciato andare o per meglio dire…mi hanno lasciato andare.

Mi ritengo senz’altro un nobile decaduto e per questo vorrei rivendicare la mia origine un po’ aristocratica ma allo stesso tempo popolare. Aristocratica per via della presenza di eleganti villini e ville dove viveva la cosiddetta Genova bene, ma allo stesso tempo mi piaceva ospitare i pescatori che con i loro gozzi colmi di reti puzzolenti e la loro insolenza proletaria, sfidavano il mare ed i suoi capricci pur di portare a casa acciughe, salpe e saraghi. Due fenomeni, due stati sociali talmente diversi da riuscire a convivere alla perfezione: un vero e proprio equilibrio naturale alimentato del buon senso e dal rispetto reciproco.

Lo ammetto, ero piuttosto attraente e soprattutto, consapevole di esserlo: una lingua costiera nella quale si alternavano spiagge e scogli ed una fascia più interna costellata da orti molto curati, circondati da ville in pieno stile liberty. Ero quello che si dice, un elegante salottino della città. Questo, fino ai primi anni ’20 del secolo scorso. A partire da quel periodo, infatti, ho assistito ad una progressiva ed inesorabile mutazione del mio aspetto, una trasformazione che ha cambiato il mio volto al punto da essere definitivamente declassato, fra gli anni ’50 ed i ’60, a semplice quartiere di periferia, degradato quanto basta ed inquinato da metter paura.

Capirete quindi, come nella mia lunga storia costellata da alti e bassi, si racchiudano tantissime storie di quartiere, belle, brutte, improbabili ed altre che rasentano addirittura la leggenda. Ogni tanto quindi e senza esagerare, mi affaccerò da questa finestra che mi è stata benevolmente concessa e vi renderò partecipi delle mie storie, le storie di un quartiere adorabilmente decaduto.

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