La Terra è una piccola città con molti Quartieri in un grande Universo.

Laghi di Avigliana

Maria Alberti

Se sei alla ricerca di un posto nei dintorni di Torino dove poter passare una giornata, o anche solo un pomeriggio, immerso nella natura, seguimi…

Partendo da piazza Statuto imbocchiamo corso Francia, il più lungo corso rettilineo d’Europa – 11,75 chilometri – che, attraversando tre comuni, Torino, Collegno e Rivoli, e fiancheggiando anche il comune di Grugliasco, ci porterà fino alla piazza Martiri della Libertà di Rivoli. Volteremo sulla destra in corso Susa e, seguendo le indicazioni, proseguiremo nella Val di Susa. A poca distanza da sant’Antonio di Ranverso incontreremo il Parco Naturale dei Laghi di Avigliana, ai piedi del Monte Pirchiriano su cui sorge una delle più importanti attrazioni turistiche del Piemonte, la Sacra di San Michele, complesso religioso molto affascinante e punto energetico positivo, secondo gli esperti, di esoterismo e magia bianca.

Potremmo anche usufruire di un percorso più veloce, imboccando la tangenziale nord in direzione Traforo del Frejus fino all’uscita Avigliana-Giaveno. Ma lo sconsiglio vivamente in quanto è decisamente più suggestivo il percorso indicato precedentemente, se non altro perché è quello memorizzato nei miei ricordi di bambina quando, con la mia famiglia, lo percorrevamo almeno una volta alla settimana, diretti verso la “seconda casa” a Selvaggio. Nei primi anni con la 600 bianca e successivamente con la 124 blu, sostituita poi dalla nuova versione di colore rosso.

Ma questa è un’altra storia…

Il Parco Naturale è situato in una caratteristica zona dell’anfiteatro morenico, risalente alle due ultime grandi glaciazioni preistoriche, a soli 20 chilometri da Torino ed è un’ottima meta per una gita fuori dal caos della vita cittadina. Offre una grandissima varietà faunistica e floreale da poter scoprire ed ammirare; ospita numerose specie di uccelli: aironi cenerini, germani reali, folaghe, svassi e gallinelle d’acqua.

A rendere spettacolare il panorama, con magnifici colori che cambiano nelle diverse ore del giorno, al centro del Parco, i due laghi: Lago Grande e Lago Piccolo. Sono antichissimi, formatisi durante le due ultime grandi glaciazioni preistoriche (una avvenuta 230.000 e l’altra 120.000 anni fa).

Il Lago Grande ha un’estensione di 91,4 ettari ed una profondità massima di 28 metri. Dal lato nord-ovest fuoriesce il Canale della Naviglia che attraversa la torbiera della Palude dei Mareschi tra Avigliana e Sant’Ambrogio di Torino per immettersi nella Dora Riparia. È balneabile e sulle rive, su cui si trovano caratteristici locali, sorge il Santuario della Madonna dei Laghi. Ogni qualvolta con l’auto passavamo difronte, mia nonna ci invitava a recitare l’Ave Maria.

Il Lago Piccolo, detto anche Lago di Trana si estende per 61,09 ettari ed ha una profondità massima di 12 metri. Si trova poco più in alto del Lago Grande. Riceve tanti immissari dalle colline boscose circostanti: il più importante è il Rio Freddo. Versa le sue acque nel Lago Grande per mezzo di un canale che taglia a metà l’istmo. Conserva piuttosto bene le caratteristiche naturali ed è un’apprezzata oasi naturalistica sulle cui rive vi sono prati, una fascia di boschi e canneti. Non è consentita la balneazione.

Se vuoi, però, godere di un’esperienza davvero unica, sali in auto e raggiungi i laghi quando inizia la notte, posteggia su uno spiazzo difronte al Lago Grande, addentrati in un piccolo locale rustico, con luci soffuse, siediti sulla poltroncina davanti al tavolino e ordina una birra… come ho fatto io una notte del maggio 2005.

E se tutto ciò ancora non ti fosse sufficiente… ti racconterò alcune leggende che il tempo ha tramandato di voce in voce fino ai giorni nostri.

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